2016-04-18

L'Azerbaigian diffonde le prove dell'inizio degli scontri del 2 aprile da parte dell'Armenia

Il Ministero della Difesa dell'Azerbaigian ha presentato prove dettagliate che le recenti operazioni militari in Nagorno-Karabakh, regione dell'Azerbaigian, sono state avviate dall'Armenia.

Sono false le affermazioni dell'Armenia per cui la parte azerbaigiana avrebbe la responsabilità dell'inizio delle operazioni militari sulla linea di contatto delle truppe dei due paesi, il 2 aprile.

L'Armenia, già nel 2015, dichiarava di essere passata ad una strategia di "deterrenza", che prevede principalmente attacchi preventivi, e a ciò le forze armate armene - senza successo, hanno fatto ricorso il 2 aprile. 

Secondo il portavoce del Ministero degli Affari Esteri, Hikmat Hajiyev, è possibile che in tal modo, l'Armenia stia cercando di realizzare un'azione militare fallita nel 1993. Anche allora, l'Armenia aveva fissato come obiettivo l'occupazione dei quartieri Terter e Barda e il raggiungimento dell'autostrada Yevlakh.

Il portavoce del Ministero degli Esteri ha affermato che seconda prova del fatto che l'attacco è stato lanciato dall'Armenia è che una concentrazione aggiuntiva alle forze armate armene lungo la linea di contatto è stata insediata prima del 2 aprile. C'è certezza che gli stati che sono in grado di effettuare un monitoraggio via satellite potrebbero osservare la concentrazione di massa delle truppe armene precedente il 2 aprile.

Inoltre nella notte tra il 1 e il 2 aprile, le posizioni dell'esercito azerbaigiano e le aree popolate situate lungo la linea di contatto delle truppe sono state sottoposte ad intenso fuoco di artiglieria dalla parte armena. Bombardando la popolazione civile dell'Azerbaigian, l'Armenia ha perseguito l'obiettivo di organizzare un massacro simile al genocidio di Khojaly del febbraio 1992 e causare panico e caos. Va notato che, l'attuale ministro della Difesa dell'Armenia e le persone che sono alla guida politica del paese sono gli stessi che progettarono ed eseguirono l'operazione di Khojaly.

Le gravi perdite dell'Armenia sono causate dalla professionalità dell'esercito dell'Azerbaigian, e non hanno a che fare con chi abbia iniziato le operazioni del 2 aprile. 

Ricordiamo che il conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian ha la sua origine nelle rivendicazioni territoriali dell'Armenia contro l'Azerbaigian. Come conseguenza di queste rivendicazioni le forze armate armene hanno occupato circa il 20 per cento del territorio azerbaigiano, comprendente il Nagorno-Karabakh e sette distretti adiacenti (Lachin, Kalbajar, Aghdam, Fuzuli, Jabrayil, Gubadli e Zangilan), e oltre un milione di azerbaigiani sono diventati rifugiati e profughi interni.

Le risoluzioni n. 822, 853, 874 e 884 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 1993, e altre risoluzioni approvate dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, PACE, OSCE, OIC e da altre organizzazioni, richiedono all'Armenia di ritirare le sue truppe dai territori occupati dell'Azerbaigian, ma sono rimaste ad oggi inapplicate. 

Il Nagorno Karabakh è riconosciuto dalla Comunità Internazionale parte del territorio dell'Azerbaigian, e l'Armenia, per coprire la sua aggressione militare, vi ha creato illegalmente un regime fantoccio così detto "Repubblica del Nagorno Karabakh" che non è riconosciuto da alcun Stato, compresa la stessa Armenia. 

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