Informazione sul Paese

 

GEOGRAFIA E CLIMA

Occupando la parte sudorientale del Caucaso, sul confine tra Europa e Asia, l’Azerbaigian gode di una posizione geograficamente e geopoliticamente vantaggiosa, e fin dai tempi antichi ha svolto un ruolo importante a livello di rapporti internazionali sia economici che culturali. Da tre lati, il territorio azerbaigiano è circondato dalle montagne che occupano oltre la metà della sua superficie; a nord si eleva il Gran Caucaso con la vetta più alta del paese, il Monte Bazarduzu. Nella parte sudoccidentale si trova la regione montuosa transcaucasica. A Sud s’innalzano i Monti Talish, il cui estremo crinale segna il confine con l’Iran. La vetta più alta dei Monti Talish in territorio azerbaigiano è il Monte Gizyurdu che raggiunge i 2433 m. L’intero spazio fra queste montagne è colmato dalla bassa pianura dei fiumi Kur-Araz, al punto che il territorio azerbaigiano somiglia a uno scivolo gigante dalle ripide sponde, in dolce pendenza verso il Caspio. A est il territorio azerbaigiano è bagnato dal Mar Caspio, il lago più grande del mondo. Bagna le rive di cinque stati: Federazione Russa, Kazakistan, Turkmenistan, Iran e Azerbaigian. Al Caspio sono state conferite oltre settanta denominazioni: Mare di Khazar, Mar Caspio, Mare di Khvalynsk, Mare di Baku, Mar di Gyurgyan, Mare di Derbent. Le coste dell’Azerbaigian si estendono per oltre 800 km. Il mare d’inverno è mosso e le tempeste sono frequenti. Il livello del Mar Caspio è soggetto a sbalzi. Nella metà del ventesimo secolo si era abbassato di quasi 3 metri, dopodiché è tornato a salire. Il Caspio riveste un importante significato per l’Azerbaigian: mitiga il clima, favorisce notevolmente i trasporti, è ricco di pesce e di petrolio, sulle sue rive si trovano case di cura, centri di riabilitazione e strutture ricreative. Il fiume più importante del Caucaso è la Kur, che nasce in Turchia all’altitudine di 2740 metri sul livello del mare, dal Monte Gizilgedik, attraversa il territorio georgiano e poi l’Azerbaigian da nord-ovest a sud-est, confluendo nel Mar Caspio. Magnifici boschi si trovano lungo le sponde del fiume Kur, affascinanti per la loro bellezza, l’aria fresca e pura. L’affluente principale della Kur è l’Araz, il secondo fiume dell’Azerbaigian, che segna una parte significativa del confine tra Azerbaigian, Turchia e Iran. Il territorio azerbaigiano è disseminato di migliaia di fiumi con decine di laghi e cascate. L’Azerbaigian si trova essenzialmente nella fascia subtropicale. La temperatura media annuale va da 14,5°C nelle zone di bassa pianura a 0°C (anche meno nelle regioni di montagna). A luglio la temperatura media nei territori di bassa pianura è di 25-27°C e di 5°C. Al massimo la temperatura può raggiungere i 40-43°C; il minimo assoluto è -30°C (nella depressione di Nakhchivan e in alta montagna). In Azerbaigian si possono trovare tutte e quattro le stagioni contemporaneamente: la vegetazione rigogliosa tipica delle zone umide subtropicali si riscontra al limitare delle nevi perenni e dei ghiacciai Shakhdag e Murovdag; i boschi di Ismailli, Lachin, Kalbajar, convivono con le torride steppe di Mil, Mughan e Shirvan; le nebbie e le piogge sulle piantagioni di tè e di agrumi nelle zone pedemontane di Talish si alternano alle tiepide raffiche del vento marino Khazri che attraversa la penisola di Absheron.

 

FLORA E FAUNA

Sebbene l’Azerbaigian occupi un’area relativamente piccola, la flora è ricca e variegata grazie alle peculiarità geografiche e fisiche del territorio. Si possono incontrare quasi tutti i tipi di flora caucasica. Le maggiori estensioni boschive si trovano sul versante meridionale del Gran Caucaso, e in parte sui versanti del Caucaso Minore e del Monte Talish. A oltre 2.000-2.200 metri troviamo prati alpestri e subalpestri. Le sponde dei fiumi sono contornate da una fitta fascia di boschi ripariali. Intorno ai laghi e in riva al mare, vasti spazi sono occupati da giuncheti e canneti, mentre nelle anse dei calmi laghi s’incontrano macchie di ninfee e loto del Caspio. Il manto vegetale del paese è caratterizzato da oltre 4.100 varietà di piante. L’Azerbaigian è ricco di piante officinali, molte hanno proprietà curative. Sono diffuse nell’intero territorio azerbaigiano, nelle aree desertiche e semidesertiche. Le regioni maggiormente ricche di piante officinali sono quelle boscose e montuose (Guba-Khachmaz, Sheki-Zagatala, Karabakh, Talish), ma anche nelle regioni non boscose e aride si possono trovare molte preziose piante medicamentose. In Azerbaigian, i frutti della rosa selvatica possono essere raccolti in grandi quantità, così come i fiori della camomilla caucasica, i fiori e i frutti di biancospino, timo, origano, zafferano, valeriana, menta, asperula, pimpinella. Le variegate condizioni naturali del paese permettono di coltivare con successo piante medicinali che hanno esigenze diverse in termini di temperatura e umidità. La fauna dell’Azerbaigian annovera circa dodicimila specie. La foce della Kur e le rive del Caspio sono il regno degli uccelli. Nel bassopiano di Lankaran svernano oltre 200 specie d’uccelli migratori. Si caccia il cinghiale, il castorino, l’anatra, l’otarda minore, la folaga. Il Mar Caspio e la Kur sono ricchi di pesce pregiato (salmone, storione, storione stellato, storione ladano). Qui troviamo anche la foca.

In Azerbaigian vivono quattro specie di serpenti velenosi, il più diffuso dei quali è la macrovipera lebetina. Il suo veleno è una preziosa materia prima. Gli altri serpenti sono il crotalo comune e il crotalo adamantino. Tutti i serpenti sono caratterizzati da una fossetta frontale fra gli occhi e le narici. Il Mar Caspio ospita le bisce d’acqua. Nel Gobustan vivono cinque specie di colubridi non velenosi: colubride di Schmidt, il Platyceps najadum, Hemorrhois ravergieri, Elaphe quatuorlineata, Elaphe dione. L’Hemorrhois ravergieri è sottile come una frusta. Qui lo chiamano il serpente freccia. La parte anteriore del torso è abbellita da macchie aculeate su sfondo grigio olivastro. L’Elaphe dione somiglia ad un colubride. Preso alla sprovvista, fa vibrare la coda. Nelle foreste subtropicali umide di Lankaran si può anche incontrare un altro genere di colubride, il Colubro di Esculapio, che trascorre la maggior parte del suo tempo sugli alberi, ed al minimo pericolo si nasconde nella corona.

 

TERRITORI PROTETTI

L’Azerbaigian è un paese dalla cultura antica situato nella regione caucasica dell’Asia Centrale, tra il Mar Caspio e il Mar Nero. È ricco di biodiversità e possiede un patrimonio naturale unico. Il territorio protetto del paese è di 699.329 ettari, vale a dire l’8,1% complessivo, con i suoi sette parchi nazionali, undici riserve e ventuno santuari della natura.

Parco Nazionale di Absheron Il Parco Nazionale di Absheron fu istituito su decreto del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian il giorno 8 febbraio 2005, come territorio protetto di Absheron, regione di Khazar, città di Baku. Il territorio è caratterizzato dal clima semidesertico e temperato delle aride steppe.Piante fluviali sono diffuse in zone paludose, sabbiose o paludose e salmastre. Sulla terraferma vivono gazzelle dalla coda nera, sciacalli, volpi, tassi e lepri. Le acque del Caspio ospitano foche e svariati pesci. Tra gli uccelli, vi sono il gabbiano reale nordico, il cigno trombettiere, la folaga, la pantera grigia, l’anatra nera, la moretta grigia, il moriglione testarossa, la beccaccia di mare, il falco di palude e altri uccelli migratori. Gli animali e gli uccelli riportati nel Lista Rossa che vivono nel Parco Nazionale di Shirvan si possono incontrare anche nel Parco Nazionale di Absheron. Il Parco Nazionale di Absheron è stato creato allo scopo di preservare e recuperare ecosistemi e animali naturali unici tra cui, in particolare, la foca del Caspio, la gazzella gozzuta, uccelli acquatici e palustri.

Parco Nazionale di Ag-Gol Il Parco Nazionale di Ag-Gol è stato istituito su decreto del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 5 luglio 2003, nell’ambito delle regioni di Agjabadi e Beylagan (17.924 ettari), sul territorio della riserva statale di Ag-Gol e del santuario naturale Ag-Gol. Si estende sulla steppa di Mil, in territorio semidesertico. Dato che il territorio della riserva costituisce il più importante luogo di svernamento e nidificazione degli uccelli di tutto il paese, si può definire zona protetta ornitologica. La fauna ornitologica del Parco Nazionale di Ag-Gol è molto variegata, con oltre 140 specie d’uccelli, di cui 89 nidificano sul territorio del parco. Gli ecosistemi delle zone umide costituiscono i principali elementi di tutela di Ag-Gol, ove in massa svernano e nidificano uccelli migratori, acquatici e limicoli. Ag-Gol è riportato nella Convenzione dell’Unesco “Zone umide d’interesse internazionale”, come luogo abitato dalla maggior parte degli uccelli acquatici.

Parco Nazionale di Altyaghach Il Parco Nazionale di Altyaghach è stato istituito su decreto del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 31 agosto 2004 nelle regioni di Khizi e Siyazan (11.035 ettari). Il 90,5% della superficie del Parco è formato da boschi di latifoglie. Soprattutto vi si trova la quercia, il carpine, il faggio orientale, il frassino comune e l’acero. Nel territorio del Parco vivono caprioli, orsi, cinghiali, linci, procioni, volpi, serpenti, scoiattoli, lupi e così via.

Parco Nazionale di Hirkan Il Parco Nazionale di Hirkan è stato istituito su decreto del presidente della Repubblica dell’Azerbaigian il 9 febbraio 2004 nel territorio delle regioni di Astara e Lankaran. Dei 435 tipi di alberi e arbusti diffusi in Azerbaigian, 150 si trovano nei boschi di Hirkan. Nel novero di questi rientrano i tipi inclusi nella Lista Rossa dell’Azerbaigian, il bosso sempreverde di Hirkan, gli alberi dal legno duro, la quercia dalle foglie di castagno, il fico di Hirkan, il pero di Hirkan, l’albizia, il loto caucasico, l’ontano e altri. Per quanto riguarda la fauna, qui vivono il leopardo, il fagiano di Talish, la cinciallegra, la cicogna nera, l’aquila reale, ecc.

Parco Nazionale di Ordubad Il Parco Nazionale di Ordubad intitolato all’accademico Gasan Aliyev fu istituito dal Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 16 luglio 2003, sul territorio della Regione di Ordubad della Repubblica Autonoma di Nakhchivan. Fondamentalmente, si tratta di un territorio montagnoso. Il Parco Nazionale di Ordubad è caratterizzato da una grande biodiversità. Tra i rari rappresentanti della fauna in via d’estinzione che si possono incontrare nel Parco Nazionale di Ordubad ci sono il leopardo asiatico, la pecora argali, il muflone, l’egagro, l’aquila di mare dalla coda bianca, l’aquila reale e la grande otarda.

Parco Nazionale di Shakhdag Il Parco Nazionale di Shakhdag fu istituito su decreto del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 8 dicembre 2006, nel territorio delle riserve di Ismailli e Pirgulu. In totale il territorio copre 115.895 ettari. Il Parco comprende i boschi statali nelle regioni di Guba, Gusar, Ismailli, Gabala, Oghuz e Shamakhi. Il Parco è stato creato allo scopo di tutelare ulteriormente specie autoctone, estensioni boschive, animali e uccelli migratori in via d’estinzione. Il ripristino dell’ecosistema nei pascoli  d’alta montagna, la tutela e il miglioramento delle caratteristiche che favoriscono l’insediamento della flora e della fauna, l’incremento della stabilità della natura nel suo complesso, la realizzazione di studi scientifici e di ricerca, e lo sviluppo del turismo ecologico sono obiettivi del Parco. Qui troviamo il tasso, la betulla, il frassino, il salice, il melo, il pero, il susino, e una molteplicità di piante che producono bacche. Tra gli animali, si possono vedere cinghiali, lepri, orsi bruni, procioni, volpi, lupi, tassi, linci, scoiattoli, cervi, e così via. Per quanto riguarda gli uccelli, si possono incontrare quaglie, tordi, colombacci, picchi, succiacapre, rigogoli e altri.

Parco Nazionale di Shirvan Il Parco Nazionale di Shirvan fu istituito su decreto del presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 5 luglio 2003 in territorio confinante con le regioni di Karabakh, Salyan e Neftchala (54.374 ettari). È una zona semidesertica. Quattromila ettari di territorio costituiscono un bacino acquifero. La fauna ornitologica del Parco è molto diversificata. Lo scopo della creazione di questo complesso naturistico è la tutela di paesaggi semidesertici unici, delle gazzelle gozzute, inserite nella Lista Rossa dell’Azerbaigian, nonché di altre specie di flora e fauna di questa zona unica. Qui vivono anfibi: il rospo smeraldino, la raganella, la rana verde maggiore; rettili: la testuggine d’acqua, la tartaruga greca, la tartaruga caspica, la lucertola striata, la biscia comune e la biscia d’acqua, il colubro lacertino, la macrovipera lebetina, il Pelobates syriacus. Qui proliferano cinghiali, i rari lupi rossi, volpi, tassi, gatti della giungla, lepri comuni, sciacalli e così via. Nei laghi del Parco Nazionale di Shirvan nidificano e svernano rare specie d’uccelli.

Parco Nazionale di Goygol Il Parco Nazionale di Goygol fu istituito su decreto del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 1 aprile 2008. Occupa un territorio di 12.755 ettari nelle regioni di Goygol, Dashkasan e Goranboy. Questo parco nazionale è stato realizzato allo scopo di tutelare l’ecosistema, utilizzare le risorse naturali in modo razionale, sviluppare l’ecoturismo, e favorire la conoscenza del patrimonio naturale del paese su larga scala. Assieme allo stupendo lago Goygol, questo parco nazionale comprende molte sorgenti, fiumi e laghi montani. I laghi sono contornati da boschi montani di faggi, querce e carpini; sul limite superiore troviamo boschi di querce e betulle, sorbo selvatico, rosa selvatica, caprifoglio e altro. In questo parco vivono caprioli, il cervo del Caucaso, la capra del Caucaso orientale, l’orso bruno, la lontra, la donnola, la martora e altri animali; tra gli uccelli, i più caratteristici sono il gipeto, l’avvoltoio monaco, il tetraogallo del Caucaso e il chukar.

Riserva di Besitchay La riserva di Besitchay è stata istituita per la tutela dei boschi di platano, unici, nella vallata del fiume Besitchay, nella regione di Zangilan. Negli ultimi cento anni il platano orientale ha cominciato a diradarsi gradualmente in tutto il mondo; per questa ragione, la conservazione di un bosco unico di platano in Azerbaigian assume una grande importanza scientifica. L’età media degli alberi nella riserva è di 170 anni, ma vi sono anche esemplari vecchi di 1200/1500 anni. Raggiungono un’altezza di 50 metri e il diametro di 4 metri. Questo bosco di platani è il più esteso del mondo.

Riserva di Garagol La riserva di Garagol occupa una superficie di 240 ettari ed è destinata alla tutela sia del lago relitto montano di Garagol di formazione glaciale, sia di tutto il complesso che circonda il bacino idrico. Il lago Garagol si è formato nel cratere del vulcano spento, nella parte meridionale dell’altopiano del Karabakh. La flora della riserva comprende 102 specie e sottospecie di piante, appartenenti a 68 generi e 27 famiglie.

Riserva di Garayazi La riserva di Garayazi è stata istituita per la tutela e la riproduzione dei boschi ripariali lungo il fiume Kur. La riserva comprende 9.658 ettari di superficie nella golena della  Kur e nella bassa pianura di Garayazi. Lungo il fiume si estende la macchia di salici, crespini, elaeagnus, biancospino. I boschi ripariali a vari livelli sono molto diffusi; lungo le rive proliferano varietà fondamentali di piante: il pioppo bianco, la quercia, l’ontano, la robinia. Tra le varietà ripariali si possono distinguere boschi di querce, pioppi, acacie, olmi, pioppi tremuli e salici. Tra gli ungulati, annoveriamo cervi e cinghiali; tra i predatori: il lupo, lo sciacallo, il gatto della giungla, la donnola, la faina, la lepre comune, il riccio, e la nutria. Tra gli uccelli spiccano l’aquila di mare a coda bianca, la cicogna nera, la grande otarda e il fagiano.

Riserva di Gizilagach La riserva di Gizilagach è una delle prime istituite ed è anche la più estesa dell’Azerbaigian (88.360 ettari). La riserva comprende lo specchio d’acqua del golfo omonimo sul Mar Caspio e la relativa fascia litoranea. Fu istituita allo scopo di proteggere uccelli migratori acquatici, palustri e steppici, favorendone la riproduzione. In questa riserva si possono incontrare oltre 240 specie di uccelli, e più di 50 specie di pesci. Il clima mite subtropicale, l’acqua che non ghiaccia, i fitti canneti e giuncheti costituiscono abbondanza di cibo: tutto è stato creato dalla natura per favorire l’habitat di molte specie d’uccelli. La riserva è inclusa nella lista dei 12 territori acquatico-palustri della Convenzione relativa alle zone umide di importanza internazionale quale habitat per uccelli acquatici. Nella riserva, sulle grandi rotte lungo la riva occidentale del Caspio, si nutrono e svernano enormi stormi di uccelli migratori. Anatre e cigni sono attirati dalla ricca vegetazione sottomarina e dai molluschi nell’acqua bassa. Nella steppa si nutrono stormi di oche e galline prataiole. Qui si possono vedere stormi di pellicani crespi, pellicani bianchi, ai quali si ricollegano tante leggende e che venivano considerati uccelli sacri. Possiamo soffermarci ad osservare i fenicotteri rosa e rossi, come fossero di porcellana semitrasparente: la loro fragilità ed eleganza sono capaci di catturare chiunque li osservi. E il pollo sultano viola si distingue per la ricchezza del proprio impennaggio e la meravigliosa tavolozza di colori.

Riserva di Zagatala Questa riserva di 23.844 ettari fu istituita nel 1929, e si estende sui versanti meridionali del Gran Caucaso, ad un’altitudine che va da 650 a 3.646 metri sul livello del mare, nelle regioni di Zagatala e Balakan. Tra le piante rare c’è il tasso. Oltre la metà del territorio della riserva è occupato da boschi di faggi, carpini, querce, aceri, tigli, castagni, cachi e altri. La fauna della riserva è caratterizzata da molte specie varietali. Qui vivono la capra del Caucaso orientale, il camoscio, il capriolo, l’orso bruno, la volpe e la lince. Nella riserva ha inoltre il proprio habitat il cervo sika. Vi sono molti uccelli, in particolare quelli rapaci: il gufo, il gheppio, il capovaccaio, il grifone, l’avvoltoio monaco, il gipeto, l’aquila reale, il falco pellegrino.

Riserva di Ilisu La riserva di Ilisu si estende su 17.382 ettari di zone boschive nella regione di Gakh. Nella riserva si possono incontrare 31 tipi di alberi. Si tratta soprattutto di querce, faggi e carpini. Sono diffusi anche frassini, aceri, noci, salici e alberi da frutto selvatici: il melo, il pero, il ciliegio. Specie particolarmente apprezzabili sono il nocciolo turco, il loto, il castagno, la rosa canina dell’Azerbaigian e altri. L’orso e il capriolo s’incontrano spesso oltre al cervo, la capra del Caucaso orientale, il cinghiale, il lupo, la volpe, lo scoiattolo, il tasso, il procione, la lepre, il riccio.

Riserva di Turyanchay si estende su 22.488 ettari sui contrafforti della catena montuosa Buzdag, nella parte pedemontana meridionale del Gran Caucaso, sulla sponda destra del fiume Turyanchay. Si tratta di una zona semidesertica e arida di boscaglia, consistente prevalentemente in pistacchio, ginepro e quercia. Nel territorio della riserva crescono circa sessanta specie di piante e arbusti, tra i quali il melograno comune e il ginepro odoroso, riportati nella Lista Rossa. Gli uccelli tipici della riserva principalmente sono: il chukar, il piccione, la tortora, il gheppio, il grifone e l’avvoltoio monaco. Tra i mammiferi annoveriamo il cinghiale, l’orso bruno, il tasso, la faina, la lince, lo sciacallo, il gatto selvatico, la lepre, e così via.

Riserva Statale Di Shahbuz La Riserva naturale nazionale di Shahbuz, di 3.139 ettari, fu istituita su decreto del presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 16 giugno 2003, sul territorio della Regione di Shahbuz nella Repubblica Autonoma di Nakhchivan, allo scopo di tutelare rare specie di flora e fauna in via d’estinzione. Il territorio di Batabat è caratterizzato da un paesaggio montano e di campagna. La flora è costituita da piante officinali e querce; la fauna è rappresentata da uccelli quali pernici e usignoli, mammiferi come l’orso bruno, il tasso, la lince.

Riserva Naturale Nazionale “Pino di Eldar” Questa riserva è stata istituita su decreto del Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian in data 16 dicembre 2004, su 1.686 ettari, nel territorio della Regione di Samukh. Lo scopo principale della riserva consiste nella conservazione del pino di Eldar, una varietà autoctona rara, e del ginepro. Dal 1967 il territorio della riserva Pino di Eldar (392 ettari) è una sorta di distaccamento della riserva naturale statale di Goygol. È un luogo unico al mondo per quanto concerne l’insediamento naturale del pino di Eldar.

Riserva Naturale Statale Kerchay La riserva naturale statale Kerchay fu istituita su decreto del presidente della Repubblica dell’Azerbaigian il primo aprile 2008, su un territorio di 4.833,6 ettari nella Regione di Goranboy. È stata fondata allo scopo di estendere le zone naturali tutelate, con particolare riguardo alla conservazione di rari ecosistemi.

 

SANTUARI NATURALI STATALI

Gubadli e Arazboy sono due grandi santuari naturali statali. Il primo si estende nel territorio che va da Lachin al Nagorno-Karabakh. È stato creato allo scopo di conservare la flora e la fauna autoctone. Le varietà di piante maggiormente rappresentative sono la quercia rossa, il noce e altre preziose varietà di alberi. Nel santuario di Gubadli si possono trovare cinghiali, caprioli, argali e capre. La natura ha elargito a questa località sorgenti montane le cui acque sono gelide persino nei mesi estivi. Il secondo santuario, quello di Arazboy, occupa una superficie di 200 ettari e come si evince dal nome si estende sul territorio del fiume Araz. I santuari naturali di Sheki, Gusar, Gabala, Gakh sono stati istituiti allo scopo di conservare i complessi naturali del Gran Caucaso; i santuari naturali di Lachin, Dashalti, e Ordubad allo scopo di preservare gli ecosistemi del Caucaso Minore; il santuario naturale di Zuvand con l’intento di preservare essenze di piante autoctone e relitto che risalgono al terziario e la preziosa flora di Hirkan; i santuari di Garayazi-Agstafa, Barda, Shamkir, per preservare la fauna e i boschi ripariali della Kur; i santuari naturali Piccolo Gizilagach e Gliyaniy allo scopo di tutelare uccelli acquatici, palustri e steppici; e i santuari di Bandovan e Kerchay per salvaguardare gazzelle gozzute e uccelli acquatici.

 

MONUMENTI GEOLOGICI

Negli ultimi 13-15 mila anni le condizioni climatiche e la regressione del mare hanno dato luogo nell’insieme a una forma unica di rilievo. Le rocce più antiche in territorio azerbaigiano risalgono al paleozoico inferiore. Massi enormi contenenti piccole conchiglie aiutano a stabilirne l’età, prima o dopo il cretaceo. Testimonianze in pietra uniche, appartenenti a varie ere geologiche, e peculiarità del territorio, nel complesso, rappresentano un materiale molto interessante, che stimola l’interesse dei turisti. L’età delle rocce montane dell’Azerbaigian va da 570 milioni di anni (scisti, rocce metamorfiche) fino alle moderne formazioni marine (calcare, limo, sabbia, ciottoli). Uno dei monumenti geologici unici è rappresentato dai sedimenti sarmati nello Shakhdag, che si sono conservati all’altitudine di 3.600 metri. Simili formazioni si trovano anche in altre zone del Caucaso. Dal punto di vista geologico, il monumento più originale sono i vulcani di fango nella penisola di Absheron.

 

MONUMENTI GEOMORFOLOGICI

Sono molteplici: i pozzi di petrolio, ma anche le montagne, le colline e le rocce di varia natura. Fino alla fine dell’Ottocento, il petrolio di Absheron veniva estratto tramite pozzi dalla profondità di 10-15 metri, scavati a mano. Il petrolio estratto veniva raccolto in fosse scavate intorno ai pozzi. Tali pozzi si sono conservati presso i villaggi di Khirdalan, Balakani, Binagadi, Fatmai e Hokmeli. Questi monumenti testimoniano chiaramente la ricchezza dei giacimenti petroliferi dell’Azerbaigian, e la stratificazione ravvicinata del petrolio dalla superficie terrestre. In tempi antichi, le fuoriuscite del gas naturale erano divinizzate ed erano luoghi di culto. Qui è stato costruito da pellegrini provenienti dall’India un tempio
di zoroastrismo. Bocche di gas metano si notano anche nei crateri dei vulcani di fango attivi, diffusi in Azerbaigian, sul versante meridionale dell’altopiano Gyzylgaja, ad ovest del villaggio di Khinalig, all’altitudine di 2200 m sul livello del mare. Dagli scisti infiammabili in superficie fuoriesce il gas naturale, le cui fiamme sullo sfondo di ripide rupi e pascoli montani danno luogo ad un paesaggio irripetibile. Nel Caucaso sud-orientale vi sono rocce di Dibrar, formatesi da calcari lusitanici del periodo cretaceo. Di solito si notano nei rilievi in forma di rocce appuntite. Il monte Kapaz, formato da calcare del giurassico, attira i turisti grazie alla propria irripetibile bellezza. Le fonti di acque minerali sono considerate monumenti idrogeologici della natura. Sono largamente diffusi in territorio azerbaigiano: sono stati scoperti oltre 10 tipi di sorgenti minerali, in base alla loro composizione chimica. La temperatura dell’acqua di oltre 30 sorgenti va da 20 a 70 gradi. La maggior parte delle sorgenti di acque minerali emette gas di zolfo, carbonio e solfuro di carbonio. Le acque di queste sorgenti si utilizzano per la cura di malattie reumatiche, dello stomaco, l’intestino, la pelle e il sistema cardiocircolatorio. Anche le seguenti sorgenti minerali sono curative: Darydag, Sirab, Badamly, Turshsu, Shirlan-Istisu, Slavianka, Agkerpju, Khaltan, Khashi, Gimi, Khalkhal, Beshbarmag, Girkbulag.

 

MONUMENTI IDROLOGICI

In territorio azerbaigiano scorrono soprattutto fiumi montani. Il dislivello di altitudine tra il corso superiore e quello inferiore dei fiumi è di 2 o 3.000 metri, mentre la distanza tra la sorgente del fiume ed il suo sfociare nella pianura equivale a 15-20 km. L’eco dei fiumi che scorrono in strette gole risuona d’intorno, con tutto il suo  fascino. Il Gusar, il Kish, il Terter, il Nakhchivan, il Lankaran e altri fiumi azerbaigiani propongono tale accattivante bellezza. A certe condizioni climatiche i fiumi formano cascate. In territorio azerbaigiano esistono due tipi di cascate: quelle perenni tipiche dei fiumi di montagna e quelle temporanee. Tra le maggiori vi sono quelle dell’Afurja (fiume Velvele), Michig (Damiraparan), Khamzali, Katek, Kirintov e Sarygun (Kish) e Ilisu (Kurmuk). I laghi montani dell’Azerbaigian sembrano specchi piovuti dal cielo sconfinato. I laghi di alta montagna Tufan (Gran Caucaso), Goygol e Alagellar (Caucaso Minore), Batabat (Repubblica Autonoma di Nakhchivan), e altri sono di un’incomparabile bellezza.

 

MONUMENTI DELLA FLORA

La flora è una delle componenti più evidenti del panorama. I monumenti della flora arricchiscono il loro ambiente. Ad esempio, lungo le strade si possono osservare platani di 1500-1700 anni, inestimabile dono della natura. Già nel passato erano inviolabili, e sono stati tutelati con particolare riguardo. Il famoso platano orientale si è preservato in molti luoghi dell’Azerbaigian: Nagorno-Karabakh, Goranboy e altre regioni. Monumenti della flora sono anche i boschi di Sultanbud (pistacchi), il pino di Goygol e altri. I territori in cui sono diffusi sono stati dichiarati riserve o santuari. Tra i preziosi monumenti della flora annoveriamo: l’olmo Narband (Repubblica autonoma di Nakhchivan), l’olmo (Penisola di Absheron), il castagno (regione di Gabala), il giusquiamo (regioni di Zagatala e Khachmaz) e altri. I platani piramidali sulla strada da Guba a Khachmaz, le piantagioni di noci lungo la strada Oghuz-Sheki-Zagatala-Balakan costituiscono uno scenario davvero pittoresco. Accanto alle varietà largamente diffuse in tutto il Caucaso, la flora dell’Azerbaigian comprende una notevole quantità di essenze autoctone, che si trovano esclusivamente in tale Paese. Particolare interesse suscitano le piante relitto di Hirkan, nel bosco di Talish, comparse circa 70 milioni di anni fa. In questi boschi crescono preziose varietà, interessanti anche dal punto di vista scientifico, come gli alberi dal legno duro, l’albizia, la quercia dalla foglia di castagno, la zelkova, il loto, il bosso di Hirkan, il fico di Hirkan.

 

MONUMENTI DELLA FAUNA

I monumenti della fauna sono la capra del Caucaso orientale, l’egagro, l’argali, il capriolo, il cinghiale, l’orso bruno e la gazzella gozzuta che attirano l’attenzione di turisti e alpinisti. Animali come l’istrice, la pernice, il francolino, il piccione e la rondine animano la natura del Caucaso orientale. Le aquile dalla vista lunga sulle vette delle montagne testimoniano la magnificenza della bellezza della natura. Le razze animali introdotte in Azerbaigian, in particolare, il cervo sika dell’Amur, possono anche essere definite monumenti naturali viventi. In singoli parchi e riserve dell’Azerbaigian si possono incontrare rari uccelli provenienti da Asia, Europa e Africa: fenicotteri, cigni, tarabusi, pellicani, folaghe viola e altri. Conoscerli ha un significato sia estetico, sia culturale.

 

IL PAESE DEI VULCANI DI FANGO

È stato stabilito che l’attività dei vulcani di fango nella parte sud-orientale del Caucaso è iniziata 30-35 milioni di anni fa: ciò è testimoniato dal rinvenimento di brecce di vulcani di fango a strati nei depositi di alcune aree del Gobustan e di altre regioni dell’Azerbaigian. Ad esempio, metà dei vulcani di fango conosciuti nel nostro pianeta si trovano entro i confini dell’Azerbaigian, chiamato a giusto titolo il Paese dei vulcani di fango. In termini di quantità di vulcani e loro diversità (qui s’incontrano tutte le forme di manifestazioni vulcaniche fangose) e grado di attività, non vi è al mondo territorio simile all’Azerbaigian. Singoli vulcani sono iscritti nella lista dell’Unesco come monumenti naturali da tutelare in modo particolare. Il più grande vulcano di fango nel Caucaso, e nel mondo, è il Taragay, che supera i 410 m, situato nella parte meridionale del Gobustan. Qui si trova un vulcano unico al mondo, il Koturdag, in eruzione ininterrotta da molti anni. Testimonianze precedenti e frammentarie sui vulcani di fango dell’Azerbaigian sono riportate nei diari  e negli appunti dei viaggiatori arabi al-Mas’udi (X secolo), al-Garnati (XII secolo) e altri. Nei propri appunti di viaggio Dimashki (1256-1327) riporta: “C’è un’isola nel Mar Caspio dove si trova un grosso vulcano dal quale fuoriesce un fuoco simile a quello di un’enorme, altissima candela; tale fuoco si vede dalla terraferma ad una distanza di molte parasanghe”. Sul Mar Caspio c’è il vulcano Kumani che negli ultimi due secoli, in seguito ad eruzioni, ha formato sette/otto isole poi recentemente scomparse. Nel Mar Caspio compaiono periodicamente delle isole, formatesi in seguito all’attività dei vulcani di fango sottomarini. Le acque del mare nascondono agli occhi un centinaio di coni di fango sottomarini. Le otto isole dell’Arcipelago di Baku sono: Nargin, Los, Zenbil, Bulla e altre, di origine vulcanica. Portando in superficie una grossa quantità di materiali eruttivi (solidi, gassosi e liquidi), i vulcani di fango rappresentano una sorta di “pozzo naturale”. I vulcani dell’Azerbaigian sono comparsi 30/35 milioni di anni fa. Ogni vulcano si attiva a varie riprese. Ricerche dimostrano che il vulcano Dashmardan, da quando esiste, ha eruttato 1.200 volte, il Taragay 6.000 volte, e il Boyuk Khanizadagh 7.000 volte. I vulcani periodicamente si risvegliano. E allora all’improvviso le eruzioni dei vulcani di fango sono davvero spettacolari, talora infondendo paura nelle persone che si trovano nei paraggi. Il vulcano rilascia una colonna di fiamme alta centinaia di metri, spargendo intorno tonnellate di fango ricco di micro e macroelementi dagli importanti effetti terapeutici per molte malattie. La cosmetologia fa ampio uso di preparati a base di fango vulcanico.

 

MINERALI UTILI

Tra i minerali utili dell’Azerbaigian il petrolio occupa una posizione particolare. Le grosse riserve di petrolio e gas sono concentrate nella penisola di Absheron, nella piattaforma del Mar Caspio e nelle isole dell’Arcipelago di Baku. Sono state scoperte riserve di petrolio nelle basse pianure di Samur-Devechi, Guba e Shirvan. Negli ultimi anni, nel settore azerbaigiano del Mar Caspio, sono stati scoperti nuovi ricchi giacimenti di petrolio: Azerbaigiani, Guneshli, Chirag, ecc. Importanti giacimenti di gas naturale si trovano nella penisola di Absheron, nella piattaforma del Mar Caspio. Inoltre, nel Gobustan e nella regione di Ismailli si riscontrano scisti bituminosi. Nei pressi della città di Ganja si può incontrare una varietà unica di nafta curativa (Naftalan). L’Azerbaigian, in tutta la sua storia plurisecolare di estrazione del petrolio, è sempre stato e rimane un esportatore di petrolio. Dal 1994 i petrolieri dell’Azerbaigian collaborano con molte società straniere al fine di realizzare progetti specifici. Grazie alla felice posizione geografica strategica del proprio Paese, i petrolieri azerbaigiani, congiuntamente a investitori stranieri, hanno realizzato un imponente oleodotto per il trasporto del petrolio caspico al terminal turco di Ceyhan. L’Azerbaigian è ricco di minerali. I giacimenti di minerali polimetallici sono di rilevanza industriale. I maggiori giacimenti di minerali ferrosi si trovano nella regione di Dashkasan. Sui versanti settentrionali del Caucaso Minore sono situati giacimenti di alunite, le cui riserve sono tra le principali al mondo. Vi sono anche giacimenti di altri metalli rari (gallio, vanadio), enormi giacimenti di rame, oro, significative riserve di minerali di cobalto. Nel Caucaso Minore si estraggono pirite di ferro, bentonite. Vi sono ricchi giacimenti di mercurio. Nella Repubblica di Nakhchivan vi sono minerali di arsenico e molibdeno, salgemma. Il territorio azerbaigiano è ricco di vari materiali da costruzione. Sulle montagne del Caucaso Minore si estrae il marmo e un tufo bello e resistente. Di rilevanza industriale sono il calcare di Absheron, Gobustan, Tovuz, Sahtaxti, e la pietra di Kalbajar (travertino). In seguito a ricerche geologiche nel corso degli ultimi tre anni in Azerbaigian sono stati trovati 30 nuovi giacimenti di metalli preziosi e minerali utili, quattro dei quali sono d’oro (Dashkasan, Nakhchivan). I giacimenti auriferi e di metalli non ferrosi si trovano nelle regioni di Zangilan e Kalbajar.

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