Cronologia Storica

Il poema epico come genere di arte popolare orale per la letteratura azerbaigiana è rappresentato dall’opera più antica a noi pervenuta: “Il Libro di Dede Gorgud”, scritto più di 1300 anni fa. Nel dastan «Il Libro di Dede Gorgud» sotto forma di soggetti ed immagini chiari e poli-semantici vengono rappresentati tutti gli aspetti della vita popolare nei primi secoli d. C. “Il Libro di Dede Gorgud” è considerato un monumento storico, culturale, scientifico e filosofico per tutti i popoli turchi ed innanzitutto per il popolo azerbaigiano, la cui sfera di azione è indissolubilmente legata alla storia del popolo azerbaigiano, alla sua cultura, vita, concezione morale ed estetica. Per la sua essenza “Il libro di Dede Gorgud” è un’enciclopedia viva ed artistica della storia più antica degli Azerbaigiani. IX-X secolo – Costruzione dei monumenti dell’architettura mondiale: fortezza di Alinja, monastero di Amaras, moschea a cupola a Shamakhi, ecc.

ERA PREISTORICA 

1,5 milioni di anni fa: comparsa dei primi uomini.

300-400 mila anni fa: comparsa degli uomini delle caverne (uomo di Azykh). Resti dell’uomo di Azykh, primo reperto storico in Unione Sovietica e quarto in tutto il mondo.

12-8 mila anni a.C.: mesolitico. Sviluppo dell’agricoltura. Monumenti del Mesolitico (Gobustan e grotta di Damcili).

7- 6 mila anni a.C.: neolitico Diffusione degli insediamenti agricoli e degli allevamenti di bestiame. Ritrovamenti di antichi utensili nei dintorni di Nakhchivan, Ganja,Tabriz, Gobustan e Gazakh.

6 – 4 mila a.C.: età del rame. Utilizzo di utensili in metallo Tra il terzo e il secondo millennio a. C.: età del Bronzo. Sviluppo per la formazione di società caratterizzate da classi sociali, delle prime civiltà urbane e delle prime formazioni statali nel Nakhchivan e a Urmia Tarda età del bronzo e inizio età del ferro. Scompare la civiltà primitiva.

Nascita delle prime comunità tribali e formazioni statali

3-2 mila anni A.C.: nascita di comunità tribali (Nachichi, Ghiarghiari, Kuti, Lulubi, Sui, Turuki, ecc.).

Secondo millennio A.C.: lotte tribali contro l’espansione assira. Indipendenza.

Lo Stato di Manna

IX secolo A.C.: nella regione di Priurmijsk si sviluppa il Regno di Manna, primo grande stato in Azerbaigian 590 a. C.: Manna entra a far parte della Media.

L’Azerbaigian nella compagine dell’Impero achemenide della Media

605 a.C.: caduta dell’Assiria e suddivisione dei possedimenti fra gli stati della Media e di Nuova Babilonia.

553-550 a.C.: caduta della potenza della Media. Creazione dello stato achemenide.

336-330 a.C.: campagne di Alessandro il Macedone in Oriente. Crollo dell’Impero achemenide.

Lo Stato di Atropatene

Anni Venti del IV secolo a.C.: il Satrapo dello stato achemenide, Atropate, crea sul territorio della Satrapia di Media lo Stato di Atropatene.

Fine IV sec. e inizio III sec. a. C.: nascita dello Stato dell’Alnània, comprendente il territorio dell’Azerbaigian, le regioni del Daghestan e la Valle di Alazan’ della Georgia.

Lo Stato dell’Albània Caucasica

84-96 d.C.: i Romani invadono l’Albània Caucasica. L’arrivo dell’Imperatore romano Domiziano è testimoniato da un’iscrizione ai piedi del Monte Bejukdash nel Gobustan.

L’Azerbaigian nella compagine dello Stato sassanide

226-227 d.C.: creazione dello Stato sassanide. Assoggettamento dell’Atropatene allo Stato sassanide.

III secolo: nascita dei rapporti feudali in Azerbaigian

262 d.C.: l’Albània viene annessa all’Impero sassanide

III-IV secolo: le terre dell’Azerbaigian entrano a far parte dell’Impero sassanide.

VII secolo: Moisei Kalakantuisky inizia la redazione della “Storia dell’Albània”.

L’Azerbaigian nella compagine del Califfato arabo

633 D.C.: gli Arabi invadono lo Stato sassanide.

705 D.C.: gli Arabi occupano l’Albània, fine dell’indipendenza dell’Albània.

778 D.C.: rivolta degli Khurramiti contro gli invasori stranieri.

816-836 d.C.: liberazione degli Khurramiti guidati da Babek.

838 D.C.: sconfitta di Babek presso la fortezza di Bazz, esecuzione di Babek.

Crollo del Califfato arabo, rinascita dello Stato azerbaigiano

861 d.C.: nascita dello Stato indipendente di Shirvan.

879-941 d.C.: nascita dello Stato indipendente dei Sajidi, che riunirono tutte le terre dell’Azerbaigian in un unico stato.

941-981 d.C.: sulla base dello Stato dei Sajidi viene creato lo Stato dei Salaridi.

971-981 d.C.: suddivisione dei possedimenti dei Salaridi tra lo Stato degli Shaddadidi con capitale Ganja e lo Stato dei Rawawidi con capitale Tabriz.

909-1033 d.C.: incursioni degli slavi in Azerbaigian.

La cultura azerbaigiana nella seconda metà del IX secolo e la metà del XI secolo

VII-IX secolo: poema epico “Il Libro di Dede Gorgud”

L’Azerbaigian tra la metà del secolo XI e gli inizi del XII secolo.

1038 D.C.: nascita dello Stato dei Selgiuchidi.

1066 D.C.: campagne dei Turchi Selgiuchidi e conclusione della fase di annessione delle terre azerbaigiane al Grande Impero Selgiuchide. Vassallaggio degli Shirvanshah nei confronti dello Stato selgiuchide.

1118-1194 D.C.: dopo il crollo dell’Impero dei Selgiuchidi, il paese entra a far parte del Sultanato selgiuchide-iracheno.

1136-1225 d.C.: sul territorio compreso tra Derbent e il Golfo iraniano si forma lo Stato degli Eldenizi. Sotto l’influenza degli Ildegizidi rientrano il Sultanato selgiuchide-iracheno,
lo Stato di Shirvan e altri sultanati ed emirati.

1192 d.C.: forte terremoto a Shamakhi e trasferimento della capitale dello Stato di Shirvan a Baku.

XI-XII secolo: periodo di prosperità della cultura feudale.
In questi secoli l’Azerbaigian ha dato al mondo una pleiade splendente di pensatori, architetti, poeti e scienziati. In questo periodo vengono costruiti monumenti unici della storia e dell’architettura mondiale: il Mausoleo di Mama Khatun, Giz-Galasy (La torre della Vergine), la fortezza di Gulustan, la fortezza a Mardakan e altri.

L’Azerbaigian nella compagine della Grande Mongolia e dello Stato dei Jalairidi

1220-1225 d.C.: invasione dell’Azerbaigian da parte dei Mongoli e fine del dominio degli Ildegizidi in Azerbaigian

1231-1256 d.C.: seconda e terza invasione dell’Azerbaigian da parte dei Mongoli. Resistenza contro gli invasori mongoli.

1359-1410 d.C.: cacciata dei mongoli dell’Orda d’oro dalle terre azerbaigiane e creazione dello Stato dei Jalairidi.

1385-1399 d.C.: campagne del Khan dell’Orda d’Oro Tokhtamysh e Timur in Azerbaigian.

Inizio XIV secolo: periodo di agitazioni popolari ed estromissione degli stranieri dal Paese.

La cultura dell’Azerbaigian nei secoli XIII-XIV

XIII-XIV secoli: periodo di costruzione di monumenti architettonici e del famoso osservatorio Nasreddin Tusi, sviluppo dell’astronomia. Sviluppo delle miniature e periodo dell’opera creativa di Imadaddin Nasimi.

L’Azerbaigian nel XV secolo

1408 d.C.: cacciata dei Timuridi dalle terre azerbaigiane ad opera della coalizione delle tribù Garagojunlu.

1410-1468 d.C.: fondazione dello Stato Garagojunlu che, tranne lo Stato degli Shirvanshah, includeva tutte le terre azerbaigiane, l’Anatolia orientale, parte della Georgia, la parte occidentale dell’Iran e dell’Iraq

1468-1501 d.C.: vittoria della coalizione delle tribù Aggojunlu su quella Garagojunlu. Creazione dello Stato Aggojunlu al posto di quello Garagojunlu

Fine del XV secolo: inizio delle divisioni all’interno dello Stato Aggojunlu

Lo Stato safavide

XV secolo: rafforzamento in Azerbaigian dell’influenza della dinastia azerbaigiana dei Safavidi 1501-1524 d.C.: vittoria dei Safavidi. Clamorosa sconfitta delle principali forze Aggojunlu. Fondazione dello Stato azerbaigiano-safavide. Periodo di governo dello scià Ismail I Khatayi.

XVI secolo e metà del XVII secolo: periodo delle guerre tra ottomani e safavidi con alternanza di trattati di pace, campagne delle truppe dei turchi di Crimea nella regione di Shirvan e insurrezioni popolari contro il giogo ottomano del XVI-XVII secolo. Sviluppo della cultura e della scienza azerbaigiane. Periodo dell’opera creativa del grande poeta Muhammed Fuzuli, ampia diffusione della lingua azerbaigiana, sviluppo di pittura, calligrafia, architettura e medicina, aumento delle relazioni diplomatiche e commerciali con Europa, Asia e Russia. Scrittura di una serie di opere dedicate all’Azerbaigian, tra cui le opere storico-geografiche di Don Juan, dedicate allo Stato safavide.

L’Azerbaigian nella seconda metà del XVII secolo-fine dell’epoca del dominio dei Safavidi

Prima metà del XVIII secolo: aggressione della Russia e dell’Impero ottomano allo Stato safavide, conclusione di trattative di pace, restituzione delle terre conquistate

Tra il XVII e il XVIII secolo: inasprimento della lotta di classe nello Stato safavide, azioni anti-feudali sempre più frequenti da parte di contadini e indigenti delle città, fine dell’epoca del dominio safavide.

I khanati azerbaigiani. Divisione dell’Azerbaigian tra la Russia e l’Iran

Seconda metà del XVIII secolo: formazione di stati indipendenti e semi-dipendenti quali il khanato di Baku, Shekin, Nakhchivan, Karabakh, Ganja, Shamakhi, Gubin, Urmia, Erevan, Tabriz, Maraga, Ardebil, Khoy, Talish.

Fine XVIII e inizio XX secolo

Fine XVIII secolo e inizio XIX secolo: ostilità della Russia, guerre russo-iraniane.

1813 d.C.: conclusione del Trattato di Gulistan tra Russia e Iran. Inizio del periodo di divisione delle terre azerbaigiane tra la Russia e l’Iran.

1828 d.C.: fine del Trattato di Turkmenchay tra Russia e Iran. Fine della divisione delle terre azerbaigiane tra Russia e Iran.

Anni ‘30-‘40 del XIX secolo: politica zarista di trasferimento della popolazione a Nord e nella regione transcaucasica Seconda metà del XIX secolo: nascita delle prime grandi imprese industriali, sviluppo dell’industria petrolifera a Baku.

L’Azerbaigian nel XX secolo

28 maggio 1918: l’Azerbaigian settentrionale ritorna indipendente. Per la prima volta tra i paesi musulmani viene creato uno stato con struttura repubblicana.

Aprile 1920: la Russia sovietica, violando la sovranità dello stato dell’Azerbaigian, invia la XI Armata Rossa.

28 aprile 1920: in Azerbaigian viene dichiarato il dominio sovietico. L’Azerbaigian diviene parte dell’Unione Sovietica.

1991: l’Azerbaigian riconquista l’indipendenza. La nuova fase della storia inizia con il ritorno di Heydar Aliyev al governo della Repubblica nel 1993. Si stabilizza la situazione politica interna, inizia il boom in tutti i settori della vita del Paese.

2003: Ilham Aliyev viene eletto Presidente dell’Azerbaigian. Continua la politica mirata alla costituzione di uno stato democratico, di un’economia di mercato e dell’integrazione nella Comunità europea.

LE ANTICHE CAPITALI DELL’AZERBAIGIAN

Tra le varie formazioni statali, che nel corso dei millenni sono esistite sul territorio dell’Azerbaigian, ci furono stati che svolsero un ruolo importante nella storia del popolo azerbaigiano. Le capitali di questi stati erano città molto conosciute in Oriente – centri scientifici, culturali, economici e commerciali.

GABALA

Nei secoli I–V la capitale dello stato dell’Albània Caucasica fu la città di Gabala (Gabalaka), le cui rovine si sono conservate fino ai giorni nostri ad est del villaggio di Chukhurgabala nel distretto di Gabala. Gabala è menzionata dagli autori antichi del I–II secolo Plinio e Claudio Tolemeo. Gabalaka, che Plinio chiama “la città che primeggia in Albània”, era un importante centro commerciale, artigianale, amministrativo e culturale con uno sviluppato sistema monetario, un elevato standard di vita in ambito socio-economico e culturale. Gabala inizialmente si estendeva tra i fiumi Gara e Jovurlu, occupava una superficie di oltre 50 ettari ed era difesa da un possente terrapieno e un fossato. In questa posizione la città si sviluppò dalla fine del IV secolo a. C. fino al I secolo d. C. Dalla fine del I secolo fino a metà del XVIII secolo, Gabala si estese sull’alta collina tra i fiumi Gara e Jovurlu. Nel VI secolo, a seguito del notevole aumento delle razzie da parte delle tribù nomadi provenienti dal nord, Gabala perse il ruolo di capitale, rimanendo però il centro religioso dell’Albània e sede stabile del suo episcopato.

BARDA

I geografi arabi descrivono Barda con ammirazione. Al-Muqaddasi paragonava Barda a Baghdad e la chiamava “la Baghdad di questa regione”. La città di Barda dal VI secolo fino al VII secolo d. C. è stata la capitale dell’Albània Caucasica. L’antica Barda si estendeva nella zona dei villaggi di Shatirli, Zumurkhach e Nazirli nell’odierno distretto di Barda, dove sono state trovate tracce d’insediamenti umani, parte di mura difensive, monumenti funebri. In quel periodo Barda era la città più prospera e ricca dell’Aran e di tutto l’Azerbaigian settentrionale. Barda era il centro commerciale più importante non solo nel Caucaso, ma in tutto l’antico Vicino Oriente. Tra il VI e il VII secolo nell’Albània Caucasica si rafforza il potere del principato di Gyrdyman, governato dalla dinastia dei Mehranidi. I Mehranidi occupano Barda e vi trasferiscono la propria residenza. Si forma lo Stato di Gyrdyman, governato da Jevanshir (638–670 d. C.). Jevanshir fu uno dei governanti più popolari in Oriente. Sotto il suo regno il paese fiorì, si svilupparono la scienza e la cultura, vennero eretti palazzi e santuari.

TABRIZ

Una lunga e travolgente storia aveva lasciato in eredità alla città innumerevoli monumenti storici, ma terremoti ed altre calamità naturali distrussero una parte significativa dell’antica grandezza di Tabriz. Alla fine del secolo Tabriz diventa la capitale del neonato Stato dei Rawadidi, che ha un ruolo importante nella storia medievale dell’Azerbaigian. I Rawadidi portano avanti un’importante politica estera e talvolta il loro potere si estende su tutto l’Azerbaigian. All’inizio del XV secolo si forma il vasto Stato safavide, che comprende Shirvan, Karabakh, Nakhchivan e le regioni meridionali dell’Azerbaigian. La prima capitale di questo stato fu la città di Tabriz.

SHAMAKHI

Gli scavi archeologici condotti nella parte nord-occidentale dell’odierna Shamakhi hanno rivelato un insediamento umano risalente al V–IV secolo a. C. La città di Shamakhi viene menzionata per la prima volta da Claudio Tolemeo (II sec. d. C.) con il nome di Shemakhia (Kemakhia). Nel corso dei secoli a causa di calamità naturali ed avvenimenti politici la città cambia più volte la propria posizione. Nell’antichità la città si trovava dove oggi sorge il villaggio di Khinisli, ma nell’alto medioevo la città si trovava a sud o sud-ovest della città odierna. Era una città altamente sviluppata. Tra le lavorazioni artigianali si distinguevano la lavorazione del metallo, della ceramica e del vetro. Nel IX-XI secolo Shamakhi diventa la capitale dello stato degli Shirvanshah. Trovandosi all’incrocio delle strade carovaniere, Shamakhi era uno dei maggiori centri commerciali ed artigianali nel Vicino Oriente ed occupava un posto importante nel commercio internazionale della seta. A Shamakhi transitavano carovane di mercanti provenienti da molti paesi del mondo; qui commerciavano mercanti iraniani, arabi, centro-asiatici, russi, indiani e dell’Europa occidentale, proprietari di aziende. Nella città erano presenti innumerevoli botteghe di tessitura della seta, filatura del cotone e produzione di tappeti.

NAKHCHIVAN

La città di Nakhchivan è una delle città più antiche dell’Oriente. Fin dall’antichità Nakhchivan è stata uno dei principali centri culturali dell’Azerbaigian. Nel XI secolo i Turchi Selgiuchidi cominciarono a riversarsi da sud-est, dall’Asia Centrale nel territorio dell’Azerbaigian. I Selgiuchidi invasero la Transcaucasia, sconfissero i bizantini e crearono un vasto impero, governato da sultani. Lunghe guerre feudali indebolirono lo stato selgiuchide. Questo creò le condizioni per il rafforzamento dei signori feudali locali e la nascita di nuovi stati. Uno di questi era lo stato degli Atabek Ildegizidi, fondato da Shamsaddin Ildeniz. Lo stato degli Atabek Ildegizidi agevola il “rinascimento” della cultura azerbaigiana. Lo stato degli Ildegizidi sopravvive fino all’invasione dei Mongoli-Tartari.

GANJA

Negli anni ‘70 del secolo nel nord dell’Azerbaigian sorge lo stato degli Shaddadidi. Ganja diventa la capitale di questo stato. Gli Shaddadidi costruiscono qui una nuova fortezza, palazzi, ponti, caravanserragli ed iniziano a coniare monete. Nel XII secolo Ganja diventa la sede dello stato degli Atabek Ildegizidi nell’Aran, seconda capitale di questo stato. È un periodo di prosperità, dove la città assurge al ruolo di “madre delle città dell’Aran”. Il 28 maggio 1918 viene proclamata la prima Repubblica Democratica Parlamentare dell’Oriente musulmano: la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian con capitale a Ganja. Il 15 settembre 1918 il governo della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian è trasferito a Baku, dove continua la propria attività. Ma Ganja rimane comunque nella storia come la capitale del primo stato indipendente in Oriente.

BAKU

Baku diventa capitale per la prima volta nel XI secolo, quando gli Shirvanshah trasferiscono la loro capitale da Shamakhi a Baku. Baku rimane la capitale dello stato degli Shirvanshah fino all’occupazione della città da parte dei Safavidi nel XVI secolo. Nel 1918–1920 Baku diventa la capitale della Repubblica Democratica dell’Azerbaigian. Oggi Baku è la capitale della Repubblica dell’Azerbaigian.

A partire dal III secolo a. C., nell’antico Azerbaigian – ad Atropatene ed nell’Albània Caucasica vengono per la prima volta coniate monete proprie, come confermato anche da innumerevoli ritrovamenti archeologici. Tesori di monete antiche sono stati rinvenuti nel 1925 e nel 1929 a Barda, nel 1958 a Shamakhi, nel 1966 a Gabala, nel 1985 nel Dagestan meridionale. Il tesoro più significativo è quello rinvenuto a Gabala, che comprendeva oltre 700 monete. Al momento, le monete più antiche rinvenute sul territorio dell’Albània Caucasica sono monete coniate in nome di Alessandro il Macedone e di uno dei suoi generali, Lisimaco (306-281 a. C.), che più tardi diventa re di Tracia. Innumerevoli ritrovamenti testimoniano che sul mercato interno dell’Albània venivano largamente utilizzate anche monete locali d’argento. Queste monete sono state rinvenute negli strati archeologici e nelle sepolture del III – I secolo a. C. Circa 100 di queste monete sono state rinvenute nel tesoro di Shamakhi e più di 500 in quello di Gabala. I tesori scoperti a Ismailli e Lankaran erano costituiti interamente da queste monete. Le ricerche effettuate permettono di stabilire che il conio di queste monete inizia in Albània tra la fine del IV e l’inizio del III secolo a. C., quando le monete di Alessandro il Macedone erano molto diffuse nei paesi ellenici. In quel periodo l’Albània è coinvolta nel commercio mondiale, qui si sviluppano a ritmi sostenuti le relazioni economico-commerciali e le monete provenienti da altri paesi non possono più soddisfare le crescenti necessità del mercato locale. Perciò lo stato dell’Albània inizia a coniare le proprie monete secondo il modello delle monete di Alessandro il Macedone. La conquista dell’Azerbaigian nel VII secolo da parte degli arabi risale alla seconda metà del IX secolo, per cui il conio monetario dell’Azerbaigian diventa ancora più diffuso. Le monete, in particolare i dirhem d’argento degli stati feudali dell’Azerbaigian, come lo stato degli Shirvanshah, dei Sajidi, dei Salaridi, dei Rawadidi, degli Shaddadidi (ad Aran), non solo soddisfano le esigenze del mercato interno dell’Azerbaigian, ma svolgono la funzione di moneta internazionale alla pari delle monete dei califfati. Il fiorire dell’economia e della cultura dell’Azerbaigian continua nel ХV-ХVI secolo. Le tenge, le monete di alta qualità degli Shirvanshah, circolano in tutta la Transcaucasia e svolgono la funzione di mezzo di pagamento generale. A sud del paese, nell’Aran e in Azerbaigian, sorgono uno dopo l’altro stati sotto l’egida delle dinastie di lingua turca dei Garagojunlu, Aggojunlu e Safavidi, che coniano monete non solo d’argento, ma anche d’oro. Dopo la formazione dello che stato dei Safavidi, all’inizio del XVI secolo, si forma il sistema monetario basato su un’unità pesante d’argento dal peso di 9,4 g che in un certo senso riflette il potere economico di quello stato. In seguito all’annessione dell’Azerbaigian alla Russia il conio di monete dei khanati è interrotto e l’Azerbaigian viene sottoposto al sistema monetario russo.

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