Il libro fotografico “Agdam delenda est. Immagini dal Karabakh” è stato presentato a Roma
La cerimonia di presentazione del libro fotografico “Agdam delenda est. Immagini dal Karabakh” di Fabrizio Conti, direttore creativo della società italiana ‘Artcloud Network International’, si è svolta a Roma.
Alla cerimonia di presentazione, tenutasi presso il centro informazioni dell'agenzia “Adn Kronos International SRL”, hanno partecipato l'ambasciatore dell'Azerbaigian in Italia, Rashad Aslanov, il ricercatore della Sapienza Università di Roma, professor Daniel Pommier Vincelli, rappresentanti del mondo accademico, architetti, analisti ed esperti.
Fabrizio Conti ha ricordato che nel libro sono state raccolte più di 150 fotografie scattate in Karabakh e in altri territori liberati dall'occupazione. Ha raccontato di aver visitato più volte i nostri territori liberati dall'occupazione e di essere stato testimone in diretta del vandalismo dei territori azerbaigiani durante il periodo di occupazione armena per circa trent'anni. Ha detto che il libro “Agdam delenda est. Immagini dal Karabakh” è un viaggio nell'anima del Karabakh attraverso le immagini.
Il direttore creativo ha sottolineato che il governo dell'Azerbaigian sta attualmente effettuando lavori di ricostruzione e restauro su larga scala nelle aree liberate, e che a Karabakh verranno costruiti i magnifici e unici complessi museali dell'Occupazione e della Vittoria.
Il professor Daniel Pommier Vincelli ha sottolineato che l'Azerbaigian è stato soggetto alla politica di pulizia etnica dell'Armenia per molti anni, migliaia di azerbaigiani sono stati sfollati dalle loro case e costretti a vivere come rifugiati. Ha osservato che durante l'occupazione, l'Armenia ha saccheggiato il patrimonio materiale, culturale e architettonico del Karabakh, distruggendo moschee e tombe. Dopo aver liberato i suoi territori storici dall'occupazione, l'Azerbaigian ha dato priorità al ritorno degli sfollati interni alle loro terre ancestrali.
L'ambasciatore del nostro Paese in Italia, Rashad Aslanov, ha dichiarato che l'Azerbaigian sta attualmente portando avanti con successo le opere di ricostruzione e sviluppo in Karabakh. Rashad Aslanov ha osservato che durante i quasi trent'anni di occupazione militare, l'Armenia non solo ha saccheggiato e distrutto le città e i villaggi dell'Azerbaigian, ma li ha anche inquinati con mine e altri ordigni esplosivi. È stato sottolineato che la portata del problema delle mine terrestri nei nostri territori liberati dall'occupazione è ampia e che il governo dell'Azerbaigian sta compiendo grandi sforzi per eliminare questa minaccia. È stato affermato che la minaccia delle mine antiuomo in Karabakh rimane una fonte di grande pericolo per la vita e la salute dei cittadini azerbaigiani anche nel periodo post-bellico. Il diplomatico ha dichiarato che il libro “Agdam delenda est. Immagini dal Karabakh” sarà un importante strumento per trasmettere al pubblico italiano sia i risultati del vandalismo armeno subito dalle città e dai villaggi occupati dell'Azerbaigian, sia i lavori di restauro nelle aree liberate.
In occasione dell'evento, è stato presentato da Fabrizio Conti un video sulle rovine lasciate dal periodo di occupazione e sui lavori di ricostruzione effettuati in queste aree dopo l'occupazione del Karabakh.