2020-10-17
Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell'Azerbaigian, 17 ottobre 2020
La notte del 17 ottobre 2020 le forze armate dell'Armenia hanno attaccato la città di Ganja dell'Azerbaigian con missili balistici. Questo, che rappresenta il terzo atroce attacco consecutivo alla seconda città più grande dell'Azerbaigian, dall'inizio della nuova aggressione dell'Armenia contro l'Azerbaigian, situata molto lontano dalla linea del fronte, ha causato gravi vittime civili: 13 civili, di cui 2 minori uccisi, oltre 55 feriti.
Il deliberato e indiscriminato obiettivo dell'Armenia contro i civili, in palese violazione delle norme e dei principi del diritto internazionale, incluso il diritto internazionale umanitario, così come il cessate il fuoco umanitario dichiarato, l'uccisione intenzionale di persone pacifiche, costituisce un crimine di guerra e un crimine contro l'umanità e la leadership dell'Armenia ha la piena responsabilità di questo crimine.
La continua aggressione dell'Armenia, i crudeli attacchi ai civili, devono essere fermati e la comunità internazionale non dovrebbe chiudere un occhio davanti a questi atti disumani dell'Armenia contro il popolo dell'Azerbaigian.
Condanniamo nel modo più duro i feroci attacchi dell'Armenia contro i civili azerbaigiani e sollecitiamo questo Stato aggressore a porre fine ai suoi crimini di guerra.
La leadership politico-militare dell'Armenia, che usa il terrore come politica statale, ha la responsabilità dell'ordine dato al razzo per bombardare la popolazione pacifica. La Repubblica dell'Azerbaigian dichiara che, sulla base dei meccanismi del diritto nazionale ed internazionale, gli autori di questo crimine saranno assicurati alla giustizia.