2017-02-22

All’Università di Siena commemorato il Genocidio di Khojaly, 21 febbraio 2017

In occasione del XXV anniversario del Genocidio di Khojaly, nell'ambito della campagna internazionale “Giustizia per Khojaly!”, avviata  da Leyla Aliyeva, Vice presidente della Fondazione Heydar Aliyev, è stato presentato il documentario dedicato a Khojaly “Endless Corridor” (Corridoio senza fine), vincitore di numerosi premi internazionali. La presentazione e' stata organizzata dall'Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, insieme al “The European-Azerbaijian Society” e all’Associazione gioventù Italo-Azerbaigiana presso l'Università di Siena. All’evento hanno partecipato rappresentanti del Comune di Siena, ricercatori, cittadini - inclusi studenti.

Nel corso dell’evento, il Primo Segretario dell’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian Erkin Heydarli e' intervenuto fornendo informazioni sul conflitto del Nagorno Kharabakh tra Armenia ed Azerbaigian e sulle sue conseguenze, di cui il Genocidio di Khojaly rappresenta il culmine. Il diplomatico ha aggiunto che l’accaduto non ha ancora ottenuto il dovuto riconoscimento politico-giuridico da parte della comunità mondiale e ha ricordato gli sforzi finora compiuti in questa direzione da parte del Governo dell’Azerbaigian e della campagna “Giustizia per Khojaly”. 

Ad intervenire successivamente il professore dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Daniel Pommier, che è ha parlato dell’Azerbaigian, della sua storia e del conflitto tra l’Armenia e l’Azerbaigian, fornendo un rapporto dettagliato sugli aspetti giuridici e scientifici del Genocidio di Khojaly. Il Prof. Pommier ha inoltre parlato del ruolo cruciale del leader nazionale Heydar Aliyev nella costruzione dello Stato azerbaigiano, sottolineando i successi ottenuti in ambito economico, sociale, umanitario e soprattutto nel processo di democratizzazione. 

Il professore dell’Università di Siena Alessandro Donato ha espresso la propria amarezza di fronte a quanto emerso sul Genocidio di Khojaly e si è detto dispiaciuto per il fatto che la comunità mondiale non è sufficientemente informata su quanto accaduto, sottolineando l’importanza di attribuzione del dovuto riconoscimento al Genocio di Khojaly, per evitare futuri crimini contro l’umanità.

Dopo gli interventi è stato presentato il film. 

La prima presentazione di Endless Corridor si e' svolta nel 2008 per iniziativa di Leyla Aliyeva, e con il sostegno di “The European-Azerbaijian Society”, e da allora si ripete ogni anno in diverse parti del mondo nell’ambito della campagna internazionale “Giustizia per Khojaly”. Il film e' stato realizzato dal famoso produttore Aleksandas Brokas e dalla nota vincitrice “Grammy Award” Gerald Rafshun ed è basato sulla presentazione di due giornalisti - testimoni degli orrori di Khojaly, che dopo 20 anni dal genocidio tornano in Azerbaigian e incontrano i sopravvissuti alla tragedia, con i quali condividono dolorosi ricordi, e sulle interviste di coloro che hanno partecipato direttamente alla progettazione della strage da parte dell’Armenia.

Dopo la presentazione del film ha avuto luogo una toccante esibizione musicale da parte del musicista di tar Fakhraddin Gafarov e del giovane solista Nofal Aslanov.

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