Minacce terroristiche contro i diplomatici azerbaigiani da parte dell'Armenia
Leyla Abdullayeva, capo del servizio stampa del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell'Azerbaigian, risponde alla richiesta dei media in merito alla circolazione di minacce terroristiche contro diplomatici dell'Azerbaigian da parte di utenti armeni sui social network.
La risposta: Negli ultimi giorni, sui social network abbiamo assistito al diffondersi da parte di utenti armeni di minacce diffuse in vari paesi dal carattere pericoloso, che comprometterebbe la vita dei diplomatici dell'Azerbaigian e della Turchia.
Questa è un'altra manifestazione della natura terroristica delle forze armene radicali. Vorremmo affermare con cordoglio che il terrorismo utilizzato dai gruppi armeni radicali nel corso della storia è perfino sostenuto dall'Armenia a livello statale. Tutti sono ben consapevoli che nel periodo tra il 1970 e il 1980 l'ASALA e altre organizzazioni terroristiche armene hanno commesso più di 235 atti terroristici in 22 paesi del mondo, in conseguenza dei quali 24 diplomatici turchi sono stati uccisi. Durante l'occupazione della regione del Nagorno-Karabakh e di sette distretti circostanti dell'Azerbaigian all'inizio degli anni '90, l'Armenia ha fatto ampio uso di mezzi terroristici in varie parti del paese.
A seguito della provocazione effettuata dalle forze armate dell'Armenia sul confine tra l'Azerbaigian e l'Armenia nel mese di luglio di quest'anno, abbiamo assistito ad atti estremamente aggressivi e crimini d'odio commessi dalle forze radicali armene situate all'estero, contro i membri della comunità locale azerbaigiana, nonché contro i nostri diplomatici.
Condanniamo fermamente la diffusione di messaggi minacciosi e persino incitamenti all'assassinio dei diplomatici dell'Azerbaigian e della Turchia da parte di elementi radicali armeni.
Come sappiamo, secondo la Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche, è responsabilità del paese ospitante prevenire qualsiasi attacco a un diplomatico, alla sua identità, libertà e onore, e a tale proposito rispettivi appelli saranno inviati al fine di ottenere le necessarie misure di rafforzamento della sicurezza dei nostri diplomatici all'estero.