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Mətbuat şərhi 24 settembre 2024

L'Ambasciatore dell'Azerbaigian Discute la Situazione Reale nel Caucaso Meridionale in una Lettera a un Giornale Italiano

L'Ambasciatore dell'Azerbaigian in Italia, Rashad Aslanov, ha discusso delle realtà dell'Azerbaigian e del processo di pace con l'Armenia in una lettera indirizzata al quotidiano “Corriere della Sera”.

In risposta a un articolo del giornalista Gian Antonio Stella, l'ambasciatore ha ricordato nella sua lettera che i territori dell'Azerbaigian, riconosciuti a livello internazionale, sono stati sottoposti a un'occupazione illegale per quasi 30 anni. Ha osservato che dagli anni '90 le forze armate armene hanno occupato il Karabakh, facendo diventare quasi un milione di azerbaigiani rifugiati e sfollati interni. Tra questi, 300.000 azerbaigiani sono stati costretti a lasciare l'Armenia e privati della possibilità di tornare alle proprie case. Vari documenti internazionali hanno ripetutamente richiesto il ritiro delle forze militari armene dai territori azerbaigiani.

Il diplomatico ha sottolineato che gli armeni che hanno lasciato i territori liberati dall'occupazione nel 2023 lo hanno fatto volontariamente, a differenza delle sofferenze patite dagli azerbaigiani negli anni '90. I rapporti e le dichiarazioni dei rappresentanti degli organismi specializzati delle Nazioni Unite, che hanno visitato la regione due volte e operano in Armenia, confermano che non c'è stata violenza o pressione sui residenti armeni. La decisione della Corte Internazionale di Giustizia del 17 novembre 2023 ha ulteriormente confermato la sovranità e l'integrità territoriale dell'Azerbaigian. Questa decisione include l'obbligo di garantire la sicurezza di tutti i residenti, indipendentemente dalla loro origine nazionale ed etnica.

L'ambasciatore ha dichiarato che l'Azerbaigian, con le sue tradizioni multiculturali e multietniche, preserva e restaura qualsiasi tesoro storico presente sul suo territorio, con la chiesa armena nel centro di Baku che ne è una chiara dimostrazione. Durante l'occupazione, tuttavia, tutti i monumenti religiosi e culturali dell'Azerbaigian in Karabakh, inclusi musei e scuole, sono stati distrutti, con oltre 60 moschee demolite. Una situazione simile si è verificata in Armenia, dove oggi non rimane alcuna traccia del patrimonio culturale dell'Azerbaigian.

"Oggi siamo di fronte a un'opportunità storica per firmare un accordo di pace nel Caucaso Meridionale e garantire la stabilità e la prosperità della regione", ha sottolineato il diplomatico.

In risposta ai commenti infondati dell'autore sulle relazioni tra Italia e Azerbaigian, Rashad Aslanov ha sottolineato che i legami tra i due paesi sono caratterizzati da lealtà e amicizia.

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