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Mətbuat şərhi 19 ottobre 2017

“25 anni di cooperazione tra Azerbaigian e Italia: percorso verso un partenariato strategico”

Il 18 ottobre 2017 l’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, insieme all’Associazione interparlamentare di Amicizia Italia-Azerbaigian, ha organizzato una conferenza dedicata al XXV anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica dell`Azerbaigian e la Repubblica Italiana.

Titolo dell’evento:“25 anni di cooperazione tra Azerbaigian e Italia: percorso verso un partenariato strategico”.

L’incontro ha preso il via alle ore 14:30 nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e ha coinvolto numerosi autorevoli interventi, articolati in tre panel dedicati rispettivamente ai rapporti politici, economici e culturali tra Baku e Roma.

A precedere l’avvio dei lavori i saluti di apertura del vice presidente del Senato Linda Lanzillotta, che ha evidenziato come “Le relazioni fra i nostri paesi sono progressivamente cresciute, per quantità e qualità, e sono intense sia a livello politico-parlamentare, sia a livello economico; vi è poi un rilevante margine per le relazioni culturali fra i nostri paesi, un ambito che per evidenti ragioni trova il nostro paese e il nostro popolo un interlocutore attento, sensibile e interessato a stringere un dialogo crescente con i nostri amici azeri. I panel del nostro evento mostrano chiaramente l’importanza e l’interesse per questo triplice livello di relazioni: politiche, economiche e culturali”. La senatrice ha ricordato la grande importanza geopolitica dell’Azerbaigian per stabilita’ politica e collocazione geografica, le relazioni economiche “molto intense e suscettibili di ulteriore progresso” e le relazioni culturali in cui ha evidenziato il know how italiano – “pilastro importante delle sue relazioni internazionali” e il riuscito modello
di multiculturalismo dell’Azerbaigian.

Ha poi preso la parola il presidente dell'Associazione Interparlamentare di Amicizia Italia-Azerbaigian Sergio Divina, che dopo aver sottolineato l'importanza dell'evento, l'amicizia tra Italia ed Azerbaigian e gli ottimi rapporti in ogni ambito, ha introdotto i numerosi successivi interventi.

Il primo degli ospiti dall’Azerbaigian ad intervenire e’ stato il presidente del Gruppo di Amicizia Azerbaigian-Italia presso l’Assemblea Nazionale della Repubblica dell’Azerbaigian Azer Karimli, che ha ringraziato per l’organizzazione dell’evento e ricordato la lunga storia delle relazioni Italia-Azerbaigian, citando le visite di alto livello come importante punto di svolta nei rapporti bilaterali, oggi eccellenti in ogni settore. Lo stesso ha anche ricordato, oltre i successi in ambito politico ed economico, anche l’importante sfera culturale delle relazioni, a cui ha fortemente contribuito la Fondazione Heydar Aliyev. Non è mancato un invito all’Italia perché offra un sempre maggiore contributo alla risoluzione del conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian.

A portare i saluti dalla capitale azerbaigiana il nuovo ambasciatore italiano Augusto Massari, che ha centrato nel suo intervento in video conferenza le motivazioni che rendono Italia ed Azerbaigian partner strategici.

Amicizia di lungo corso, eccellenti relazioni politiche, economiche e culturali, messe in risalto nel suo intervento dall'ambasciatore dell'Azerbaigian Mammad Ahmadzada. Egli ha evidenziato il percorso che ha portato le relazioni tra l’Azerbaigian e l’Italia a livello di parteneriato strategico, le visite bilaterali di alto livello realizzate, sottolineando l'importanza della Dichiarazione congiunta sul parteneriato strategico adottata durante la visita ufficiale del Presidente Ilham Aliyev in Italia nel 2014. L'ambasciatore ha messo l'accento sull'ampia agenda economica, sugli scambi in campo culturale, scientifico e
dell'istruzione, ricordando i contributi della Fondazione Heydar Aliyev, sulle prospettive future delle relazioni, sul Trans Adriatic Pipeline (TAP). Ha poi sottolineato le aspettative nel contributo della presidenza dell’Italia all'OSCE, nell'ambito del conflitto tra l’Armenia e l’Azerbaigian. Infine ha citato i molti eventi realizzati nel 2017 in occasione del 25mo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l’Azerbaigian e l’Italia.

Lo stato dei rapporti politici tra Azerbaigian ed Italia e’ stato affrontato in un panel di estremo interesse, moderato dal Sen. Sergio Divina e che ha visto gli interventi del Sen. Benedetto Della Vedova, Sottosegretario di Stato del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, del Sen. Vannino Chiti, Presidente della 14ma Commissione permanente del Senato, e del Sig. Hikmat Hajiyev, Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Azerbaigian.

Il Sottosegretario della Vedova ha fatto riferimento ad “un partenariato solido, fondato sulla fiducia, sul rispetto e su un’amicizia a tutti i livelli, che trova conferma in numerose e continue attività congiunte”. L’Azerbaigian come alleato solido e strategico, grazie alla sua collocazione geografica, alla stabilità politica, e all’orientamento laico. In relazione al conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian è stato chiaro il riferimento all’impegno dell’Italia - che si prepara al ruolo di presidente annuale dell’OSCE, per una soluzione del conflitto stesso.

Il Sen. Chiti ha sottolineato l’attuale andamento positivo delle relazioni tra Azerbaigian ed Unione europea, ricordando il nuovo accordo in elaborazione tra le parti. Ha evidenziato il carattere multiculturale della società azerbaigiana, la predisposizione positiva verso tutte le religioni, ricordando la visita di Giovanni Paolo II nel 2002. Riferimenti anche al conflitto del Nagorno Karabakh e al ruolo dell’Italia, e alla positiva cooperazione economica.

Hikmat Hajiyev, Portavoce del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica dell’Azerbaigian, ha chiuso il panel relativo alle relazioni politiche con richiami al conflitto del Nagorno Karabakh tra Armenia ed Azerbaigian e all’indipendenza della politica estera dell’Azerbaigian, frutto di una politica interna solida. Priorità della politica estera dell’Azerbaigian, oltre la soluzione del conflitto, sono mantenere e rafforzare l'indipendenza e la sovranità dell'Azerbaigian, lo sviluppo della cooperazione bilaterale e multilaterale, sviluppare relazioni economiche bilaterali, sviluppare il dialogo tra le civiltà e il multiculturalismo, il rafforzamento della pace e della sicurezza internazionali.

I rapporti economici restano al vertice delle relazioni tra i due paesi, come evidenziato in tutti gli interventi.

A dare dettagli sullo stato dei rapporti in ambito energetico e sul coinvolgimento di SNAM nel progetto TAP il Dr. Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, che ha definito il progetto di "vitale importanza per l'Europa". Di grande spessore anche l'intervento del vice-presidente di SOCAR Vitaly Baylarbayov, che ha ricordato come SOCAR sia uno degli attori principali delle relazioni Italia-Azerbaigian. Ha ringraziato inoltre l'Italia per il supporto al progetto del gasdotto che porterà il gas azerbaigiano in Italia, e che farà dell'Italia - che potrà beneficiare di ridotti prezzi del gas, un hub energetico.

Negli ultimi anni le relazioni culturali tra Azerbaigian ed Italia sono state espressione di una brillante cooperazione, e cio’ e’ stato messo in luce dalla Sen. Maria Rizzotti, Membro dell`Associazione di Amicizia Interparlamentare Italia-Azerbaigian che e’ intervenuta come moderatrice del terzo panel dedicato ai rapporti in ambito culturale. La senatrice ha innanzi tutto messo in rilievo che la conferenza è stata organizzata nel giorno in cui l’Azerbaigian festeggia il 26mo anniversario dalla riconquista della sua indipendenza, una data di grande importanza per il paese. Ha poi evidenziato come in questi anni le relazioni culturali abbiano trovato la loro massima espressione nell'organizzazione di importanti mostre di artisti azerbaigiani in Italia e di artisti italiani in Azerbaigian, nell'organizzazione di concerti di grande rilievo in entrambi i paesi, nel finanziamento da parte azerbaigiana del restauro di molte testimonianze del patrimonio artistico italiano-sottolinenando l'importanza che un paese a maggioranza musulmana abbia finanziato restauri del patrimonio cristiano. La collaborazione, ha sottolineato la sen. Rizzotti, “è portata avanti in particolare grazie al supporto della Fondazione Heydar Aliyev, presieduta dal primo vice presidente dell’Azerbaigian Signora Mehriban Aliyeva”. Non sono mancati riferimenti al modello di multiculturalismo dell’Azerbaigian, al suo crescente ruolo come ospite di eventi sportivi internazionali e alla collaborazione crescente nella sfera dell’istruzione.

Ad intervenire a seguire l'On. Antimo Cesaro, Sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, che ben conosce l'Azerbaigian avendo partecipato anche ad un forum sul dialogo interculturale a Baku. Nel suo intervento ha evidenziato come “l’investimento in cultura, deve essere chiaro a tutti i Governi, non è un costo per la collettività, ma un fondamentale investimento per il futuro”. Sotto questa ottica “tutelare il patrimonio culturale equivale a salvaguardare un sistema di valori che, al di là dei confini geografici, delle differenze di cultura e di confessioni religiose, è universale”. Se il contributo che l’Italia può offrire in ciò è inestimabile, la collaborazione con l’Azerbaigian è ormai quasi decennale, e il sottosegretario ha ricordato i molti contributi offerti dall’Azerbaigian attraverso la Fondazione Heydar Aliyev al restauro del patrimonio italiano, citando la Sala dei Filosofi nei Musei Capitolini, le Catacombe dei SS. Marcellino e Pietro, e la firma di un accordo tra il Ministro della Cultura e del Turismo della Repubblica dell'Azerbaigian e il Sindaco di Roma nel 2014 per la donazione a Roma Capitale di un milione di Euro da impiegare nell'intervento di scavo archeologico e valorizzazione nell'area dei ForiImperiali - via Alessandrina.

E' stato poi il Dr. Yahya Pallavicini, Consigliere del Ministero dell'Interno italiano nella Consulta per l'Islam e Presidente del Consiglio ISESCO per l'educazione e la cultura in Occidente, a porre l'accento in particolare sulla cooperazione anche nell'ambito del multiculturalismo, settore in cui l'Azerbaigian può fare da modello grazie al carattere di laicità del suo stato e alla pacifica convivenza tra religioni differenti che è riuscito ad attuare.

La Sen. Stefania Giannini, già Ministro dell`istruzione, dell’universita’ e della ricerca, ha poi portato la sua testimonianza come conoscitrice dell'Azerbaigian e evidenziando come "la cooperazione scientifica e la competitività sui nuovi talenti sia la nuova sfida del domani".

A concludere gli interventi l'intervento del Sen. Mauro Maria Marino, Presidente della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro), vice presidente dell'Associazione Interparlamentare di Amicizia Italia-Azerbaigian. Egli ha evidenziato come l’Azerbaigian rappresenti un “orizzonte di riferimento di primaria importanza, naturale referente di chi, dall'Europa, guarda ad est”. Nell’affrontare più approfonditamente i legami economici tra i due paesi, inevitabile il riferimento al TAP, “un'opera da oltre 40 miliardi di investimenti che, una volta completata, unirà tre gasdotti in circa 4000km di percorso, partendo dal giacimento di Shah Deniz, a pochi chilometri da Baku e attraversando Georgia, Turchia, Grecia e Albania, sino a giungere, infine, nel nostro Paese”. Ma i rapporti vanno oltre la sfera energetica, ha sottolineato il senatore Marino, ricordando che oggi il settore non petrolifero copre circa il 65% dell’economia azera.

Con i saluti del Senatore Divina si sono chiusi i lavori di un evento estremamente ricco di contenuti, che ha visto una numerosissima partecipazione di pubblico e ha realizzato l'obiettivo di mettere in evidenza tutta la strada fatta nelle relazioni tra Roma e Baku, i molti successi realizzati e di far luce sulle nuove sfide che si profilano all'orizzonte della cooperazione strategica tra i due paesi.

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