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Mətbuat şərhi 26 febbraio 2024

Commemorato a Roma il genocidio di Khojaly

Con l'organizzazione delle Ambasciate dell'Azerbaigian in Italia e della Santa Sede, nella chiesa "Santa Maria della Mercede" di Roma si è tenuto un evento dedicato al 32° anniversario del genocidio di Khojaly.

All'evento, a cui hanno partecipato rappresentanti dell'Italia e del Vaticano, capi del corpo diplomatico e azerbaigiani che vivono e studiano in questo Paese, sono state ricordate le vittime del genocidio di Khojaly e coloro che sono morti nella lotta per l'integrità territoriale del nostro Paese e sono state lette preghiere per le loro anime.

L'ambasciatore del nostro Paese in Italia, Rashad Aslanov, ha affermato che il massacro di Khojaly è stato il più grave crimine di guerra nella guerra del Garabagh e uno dei più terribili massacri della storia europea moderna. Ha sottolineato che 613 persone, tra cui 63 bambini, sono state uccise senza pietà in una sola notte nel genocidio di Khojaly, che è stato uno dei più crudeli atti di violenza etnica commessi contro la popolazione civile alla fine del secolo scorso.

Il diplomatico ha affermato che diversi Paesi e parlamenti hanno condannato la tragedia di Khojaly e adottato risoluzioni che la riconoscono come genocidio.

È stato sottolineato che quest'anno, per la prima volta, la memoria delle vittime del genocidio di Khojaly viene commemorata in tutto il territorio del nostro Paese e che, dopo 32 anni, la bandiera azerbaigina sventola a Khojaly. Il nostro Paese sta attuando ampi progetti di restauro e ricostruzione in tutti i territori liberati, compresa Khojaly. Come i residenti di altre regioni, anche gli abitanti di Khojaly torneranno presto nella loro terra natale.

L'ambasciatore ha affermato di credere che un giorno sarà fatta giustizia per Khojaly e che la comunità internazionale dovrebbe sostenere la richiesta di Giustizia per Khojaly, affinché crimini così gravi non si ripetano in futuro.

Nella parte culturale dell'evento, composizioni di musica classica, tra cui canzoni azerbaigiane, sono state eseguite dall'orchestra italiana "Orchestra dell'Accademia Sannita".

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